MELITI FRANCESCO DOMENICO, primo di tredici fratelli. nati da Domenico Meliti e Filardi Mariantonia,veniva alla luce il giorno 14 gennaio1916, alle ore 17.05, nel rione Cappella del Comune di Chiaravalle Centrale, legalmente dichiarato il giorno 17 gennaio 1916.
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MICUZZU", IL SINDACO AMATO DAGLI UMILI
C'è una data importante, nella storia
politica di Chiaravalle: il 15 agosto 1948, il giorno in cui veniva eletto
sindaco il comunista Francesco
Domenico Meliti.
Un reduce della seconda guerra mondiale, che aveva trascorso gli anni della
fanciullezza e della giovinezza lontano dai banchi della scuola, tra i boschi
delle Serre e delle pre Serre, offrendo la forza delle sue braccia, per arrotondare
le modeste entrate familiari, a trentadue anni assumeva la guida di uno dei
comuni più importanti della provincia di Catanzaro, per numero di abitanti
e ruolo amministrativo, dopo aver condotto alla vittoria "una lista formata
da artigiani, da operai e contadini".Era la prima volta che si svolgevano
libere elezioni, dopo la caduta del fascismo.Il ritorno alla democrazia ed
il ripristino delle regole democratiche erano carichi di significati politici
e di rivendicazioni sociali.I partiti, usciti dalla clandestinità, si
davano battaglia in campo aperto. Incombeva il pericolo rosso col rischio,
come si diceva, di vedere i cavalli dei cosacchi in piazza S. Pietro, a Roma.
La formazione, guidata da Meliti era "sostenuta con forza, forse anche
con rabbia, dalle classi più umili che vedevano in "Micuzzo" uno
di loro che non era riuscito ad aver paura dei "signori"". Erano
tempi duri e lo scontro politicoideologico raggiungeva livelli altissimi. I
comunisti erano considerati "scomunicati e senza Dio". Era anche
il tempo delle lotte contadine e dell'occupazione delle terre nel crotonese.
Meliti vi partecipò con grande entusiasmo, assieme al giovane Pasquale
Poerio, in qualità di dirigenti della famosa Federbraccianti. I meriti
e la gloria acquisiti sul campo della lotta al latifondo, per l'elevazione
morale e materiale delle classi lavoratrici, non avevano altrettanto riscontro
sul piano economico, nel senso che non bastavano ad assicurare un presente
e futuro di serenità e di benessere familiari. D'oltre oceano arrivavano
segnali di speranza, per cui bisognava fare la valigia e spingersi verso "l'altrove
felice".Così Meliti decideva di emigrare in Canada L'uomo del rinnovamento
e delle battaglie contadine, andava via portandosi dietro gli ideali per mantenerli
intatti, rinserrati nel suo intimo. Comunque l'espatrio forzato è durato
. poco, in quanto, dopo un breve periodo da emigrante, l'ex sindaco tornava
al suo paese e il PCI gli affidava l'incarico di funzionario provinciale di
partito, candidandolo successivamente, con successo, in un collegio provinciale
del Vibonese.Il cuore di "Micuzzo" però, batteva forte per
Chiaravalle, dove in sua assenza la DC aveva ottenuto rilevanti successi politici
a livello nazionale e locale.Una circostanza che deve aver fatto scattare nuovamente
la molla dell'orgoglio nell'animo del militante comunista che riprendeva il
ruolo da protagonista nella vita politica locale. Così nella tornata
amministrativa del novembre 1972 "portava il PCI alla maggioranza relativa" e
veniva rieletto sindaco.Una esperienza breve e amara, contrassegnata dall'opportunismo
di alcuni componenti della maggioranza, che hanno provocato le dimissioni di
Meliti da capo dell'amministrazione consegnandone la guida ad esponenti di
altri gruppi.
Un episodio triste ma non tale da fiaccare l'animo e lo spirito di un militante
comunista e di un combattente per la giustizia sociale, fino alla morte che
l'ha raggiunto nel settembre del 1982.L'anno successivo il consiglio comunale
all'unanimità ha deliberato di intitolargli una piazza cittadina con
questa motivazione: "Riconosciuto che l'ex Sindaco Domenico Francesco
Meliti ha lasciato significative impronte per la profonda onestà intellettuale,
per l'apertura al dialogo, per il senso del dovere e dell' onestà che
lo hanno sempre contraddistinto durante la sua vita terrena".Il migliore
omaggio per un militante e dirigente politico e coraggioso, da parte di avversari
che lo avevano lottato sul piano ideologico, ma rispettato e ammirato sul piano
umano.
I chiaravallesi lo ricordano ancora con grande affetto.
Il ministro dell' agricoltura Fausto Gullo tiene un comizio in Piazza Dante nell'anno 1947.
Il ministro della giustizia in quel periodo era Palmiro Togliatti ed il capo del governo era Alcide De Gaspari.
La legge Gullo prevedeva la ridistribuzione ai braccianti delle terre incolte dei grandi proprietari terrieri.
A Melissa i contadini si mobilitarono per chiedere l'applicazione della legge Gullo ma il 29 ottobre del 1949
lo scontro con la polizia provoco' numerosi feriti e tre morti. Francesco Meliti era presente a Melissa per
difendere i contadini.
Nel 1948 Francesco Meliti si trovò a capeggiare la lista del Partito Comunista nelle elezioni amministrative di
Chiaravalle Centrale . Con il contrassegno della "Sveglia" vinse e divenne Sindaco.
La foto si riferisce ad un comizio elettorale del 1948 tenuto in Piazza Dante Al microfono Francesco Meliti
Primo consiglio comunale del dopo guerra a Chiaravalle Centrale anno 1948.
Dal giornale
l'unità dell'anno 1948: «Il compagno Francesco Meliti eletto
sindaco di Chiaravalle», con al centro
la foto del giovane neo eletto che aveva poco più di 32 anni.
Il sindaco di Chiaravalle Centrale Francesco Meliti interviene al convegno nazionale sull'agricoltura tenuto a Pesaro nel 1950.
Piazza Dante 1953: in occasione della festa dell'unità Francesco Meliti al microfono.
Alla sua destra l'on. Mario Alicata membro della direzione nazionale del PCI e direttore dell'unità.
Convegno per la costituzione cooperativa produttori latte anno 1970 : al microfono Francesco Meliti., con gli occhiali Nicola Magisano.
Francesco Meliti in un comizio dell'anno 1970
Anno 1971
Al comune delegazione di cittadini per chiedere la refezione scolastica.
Hotel delle Serre anno 1973.
Il sindaco Francesco Meliti premia il presidente dei "Premi Nazionali di Chiaravalle Centrale" prof. Giampiero Nisticò.
Hotel delle Serre manifestazione ."Premi Nazionali di Chiaravalle Centrale"
Il sindaco Francesco Meliti consegna il primo premio poesia inedita del 1973 a Domenico Destito.
Io (Nicola Magisano) credo che un ,giorno, qualcuno penserà di realizzare
una bibiografia di quegli uomini che hanno contribuito a rendere migliore la
nostra
gente.
Uomini che sono passate su queste panche e che qui hanno sofferto lavorando
sodo per il popolo. Sono sicuro che il nome di Francesco Domenico Meliti meriterà il
primo posto perché, a differenza di molti altri, ha saputo capire gli
umili ed i loro bisogni; ciò perché Egli ha scelto liberamente
di restare quello che era: un umile tra gli umili...!
Il Consiglio Comunale di Chiaravalle Centrale è riunito per deliberare
l'intitolazione di una piazza alla memoria di Francesco Domenico Meliti.
Il consenso che viene da tutti i gruppi qui rappresentati ha un alto significato.
Tutti i cittadini chiaravallesi da noi rappresentati, sono concordi su quest'atto.
Questo è un segno di civiltà; ciò significa il superamento
delle concezioni settarie; questo vuoI dire che le le battaglie appassionate
di Francesco Domenico Meliti cominciano a dare il loro frutto; questa circostanza
indica, a noi ed a quelli che verranno, la strada che dovremo seguire per conseguire
il rafforzamento della democrazia e della libertà, valori inalienabili
nella vita di un Uomo...!
"Riconosciuto che l'ex Sindaco Domenico Francesco Meliti ha lasciato
significative impronte per la profonda onestà intellettuale, per l'apertura
al dialogo, per il senso del dovere e dell' onestà che lo hanno sempre
contraddistinto durante la sua vita terrena".
Il migliore omaggio per un militante e dirigente politico e coraggioso, da
parte di avversari che lo avevano lottato sul piano ideologico, ma rispettato
e ammirato sul piano umano.